POLITICA
Caivano: omicidio Antonio Natale, ultimi aggiornamenti
NAPOLI – Sembrano esserci nuovi indizi nelle indagini sulla barbara uccisione di Antonio Natale, il 22enne del Parco Verde rapito la sera del 4 ottobre, torturato, ucciso con alcuni colpi di pistola alla nuca, e poi “imbustato” in un telo di plastica nera, prima di essere seppellito in un campo incolto dove è stato poi ritrovato il 18 dello stesso mese.
I carabinieri hanno arrestato Domenico Bervicato, 20 anni, esponente della famiglia del Parco Verde che secondo gli inquirenti gestisce gran parte del traffico di droga, e ultima persona a vedere vivo Antonio Natale.
L’arresto, è bene sottolinearlo, è scattato per reati di droga e non per la vicenda dell’omicidio. Certo è che il rampollo della famiglia Bervicato è stato bloccato appena in tempo dai militari nella sua abitazione, dove è stato trovato in possesso di un biglietto aereo per l’estero e la valigie pronte, a testimonianza che l’eventuale soggiorno al di fuori dell’Italia non sarebbe stato di breve durata.
Cronaca
Attentato al premier slovacco Fico: fermato subito l’aggressore
Il Premier slovacco, Robert Fico, è stato ferito a colpi di arma da fuoco subito dopo la riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava.
Fico è stato colpito davanti a un centro culturale della città, dove si era tenuta una riunione di governo. Secondo le prime ricostruzioni, sono stati uditi diversi spari. Il leader slovacco è stato portato in ospedale: versa in gravissime condizioni. Il presunto aggressore è stato arrestato dalla polizia.
E’ stato “trasportato in elicottero a Banska Bystrica tra la vita e la morte”, ha riferito il Governo slovacco in una nota. Intanto, l’Ue denuncia l’attentato come un atto contro la democrazia europea.
POLITICA
Guerra in Ucraina, gli USA: “Siamo molto preoccupati”
“La situazione sul campo di battaglia in Ucraina è di quelle preoccupanti”, a dirlo è il portavoce del Pentagono che tiene, poi, a ribadire che continueranno a fornire agli ucraini tutto ciò di cui hanno bisogno.
campania
‘Fondi Coesione’: il Consiglio di Stato dà ragione alla Campania
Il Consiglio di Stato ha accertato con una sentenza l’obbligo del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnnr “di definire il procedimento di stipula dell’Accordo di coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi”.
La Regione Campania aveva fatto ricorso lo scorso gennaio lamentando il ritardo nella conclusione dell’accordo, stipulato invece con la maggior parte delle altre Regioni e Province autonome.
Il Tar per la Campania accolse il ricorso con sentenza oggi confermata dal Consiglio di Stato. “Si tratta dei fondi già assegnati alla Regione Campania con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile”.
(fonte: Ansa.it)
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